Consigli libri e un saluto al 2014
Siamo arrivati alla fine dell’anno. Le risposte che attendo tardano ad arrivare, speravo di sapere qualcosa entro il 2014 e invece devo pazientare, prolungare l’attesa e sperare nel 2015.
Per fare un piccolo e parziale bilancio, questo è stato un anno piuttosto faticoso, ma anche ricco di acquisizioni, evoluzioni e cambiamenti.
Ho revisionato il romanzo completato alla fine del 2013, ho ripreso, portato avanti e interrotto per la seconda volta la stesura di un progetto concepito nel 2012, e ho iniziato, portato avanti e quasi terminato la stesura di un nuovo romanzo.
Non ho letto tutti i libri di narrativa che avrei voluto, ma ne ho letti comunque più di una sessantina. Non è banale stabilire quali mi siano piaciuti di più. L’arte di questi tempi è sempre più votata all’intrattenimento, per cui assumo come principale metro di giudizio il coinvolgimento e la voglia di proseguire che ho sentito durante la lettura. E allora i cinque romanzi che mi sono piaciuti di più in questo 2014, con un brevissimo e personalissimo commento, sono i seguenti:
- Stoner – John Williams - Questo è il libro che ho regalato per Natale. In pratica è il racconto di una vita (con narratore esterno onnisciente) inframezzato dagli episodi giudicati cruciali attraverso quella che potrebbe essere la prospettiva del protagonista in punto di morte. Un protagonista antieroe che vive una vita in buona sostanza priva di grandi eventi, di certo non avventurosa (tra l’altro Stoner, a differenza di molti coetanei, non si arruola per andare in guerra). L’introspezione psicologica, questa visione saggia, “prospettica” della vita, quasi distaccata ma molto matura, mi ha colpito nel profondo. Un’ottima recensione la trovate sul blog “Le parole e le cose”, qui.
- Freddo a luglio – Joe Lansdale - Uno dei libri di Joe che mi era sfuggito. Un libro che, almeno in Italia, sembra aver avuto meno successo degli altri (e lo si può capire, una volta letto, data la pesantezza dei temi trattati), ma che a mio parere è un vero gioiello. Corto e denso, pieno di colpi di scena, si fa divorare. Mi piace assai la verosimiglianza e la crudezza con cui Lansdale cala i propri personaggi in situazioni “estreme”.
- La foresta – Joe Lansdale - Avventure, sparatorie e duelli, personaggi strani e accattivanti, bel ritmo. E poi quell’ambientazione western “vera”, sporca, piena di merda, fango, sangue e puzza di cavallo, che mi ha ricordato “Django” (forse più il film originale di Corbucci che quello di Tarantino) o “Gli spietati” (altro grandissimo film di Clint Eastwood), e in cui vige la legge del più forte, o del più pazzo, o del più crudele. Fuorilegge, cacciatori di taglie, nani e puttane. Un grande Lansdale, che resta uno dei miei autori preferiti.
- Alice è in pericolo – Ed McBain - Ho letto 5 libri di McBain durante l’estate e questo l’ho trovato il migliore. Non fa parte della serie dedicata all’ottantasettesimo distretto che ha reso famoso l’autore, libri quelli che si fanno senz’altro leggere ma che non hanno bisogno di un’idea alla base così potente (visto che si reggono sulle vite dei personaggi ricorrenti). Questo non mi stupisce, quando apprezzo un autore mi trovo spesso a preferire i romanzi indipendenti piuttosto che quelli “seriali”: di Simenon non mi entusiasma Maigret, di Malet non amo i romanzi con protagonista Nestor Burma, di Lansdale i romanzi con Hap e Leonard sono quelli che mi catturano meno…
- Morte e vita di Bobby Z – Don Winslow - Uno dei libri che ho più apprezzato di questo autore. Lo stile, punto di forza, si è fatto sicuro e privo di sbavature, sperimentale (anche se ormai solido) e al passo coi tempi, teso all’efficacia. E in più la storia c’è e regge.
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Ne approfitto infine per segnalare una mia intervista per il sito “TrueFantasy” pubblicata di recente, in cui torno a parlare de “L’acchiapparatti” e de “Il burattinaio”, mi soffermo sulla mia passione per gli antieroi e racconto anche qualcosa del mio presente:
Alla locanda di Mastro Angelo: “Intervista a Francesco Barbi”
Buon 2015 a tutti!
There are 15 Comments to "Consigli libri e un saluto al 2014"
Auguri e che sia un fantastico 2015!
Grazie Aislinn, anch’io ti auguro un fantastico 2015!
Ciao Francesco, auguri per un 2015 di giustizia. E che renda giustizia
Mi colpisce l’idea che il metro di giudizio possano essere il coinvolgimento e la voglia di proseguire. Al momento sto leggendo Rabbia di Palaniuk che mi coinvolge molto e che ho un’inquietante voglia di proseguire ma che non so se mi piace. O forse allora mi piace… Questione interessante.
Grazie per i suggerimenti di lettura.
Stoner l’ho ricevuto per Natale, ah ah.
Alice è in pericolo l’ho letto e mi è piaciuto. L’ho regalato a mio padre che peró ha detto che aveva capito fin da subito il finale. Io no. Ci sono rimasta male. Ma l’ho in considerazione.
Per il resto ci faccio un pensierino.
Ancora cari auguri, psi
Ciao Psicomama, tanti auguri anche a te!
Riguardo al metro di giudizio utilizzato per stabilire quali libri mi siano piaciuti di più (e non quali libri giudico più belli, c’è una sottile differenza), mi pare che il coinvolgimento nella lettura e l’immersione nel testo, la voglia di proseguire, il ripensare al libro anche quando non lo stai leggendo, siano più o meno tutti segnali soggettivamente oggettivi. E quindi buoni indicatori, specie se dichiarati.
Sì, credo che alla fine “Rabbia” ti stia piacendo.
Ciao Francesco,
ti auguro un nuovo anno pieno e felice.
Io tengo duro, scrivo e continuo a sperare.
Che questo 2015 sia più bravo a realizzare desideri!
A presto!
Ciao Chiara, ti auguro anch’io un anno sereno e ricco di soddisfazioni! Lo sai che tifo per te, spero proprio che sia l’anno giusto…
Non ci siamo più sentiti, il tuo numero di telefono è sempre lo stesso?
Ma sì, hai ragione, Rabbia mi piace. Anzi, sai che ti dico? Te lo consiglio.
Be’, Palahniuk è un autore che apprezzo moltissimo (letti “Fight club”, “Soffocare” e “Cavie”), sebbene alle volte sia un po’ troppo “impegnativo” e quindi non sempre lo richieda. Ma è un genio, uno sperimentatore al passo coi tempi, un cacciatore dei segreti dell’animo umano… Insomma, “Rabbia” prima o poi lo leggerò senz’altro.
Sì, il numero è lo stesso, e fra una decina di giorni dovrei avere un nuovo cellulare, finalmente.
Fino ad allora resterò nella preistoria, ma presto abbandonerò la terra dei t-rex.
Ci sentiamo nella seconda metà di gennaio, allora.
Intanto confermo: “rabbia” da leggere.
…Anche se rende un po’ nervosi…
Molto in ritardo un buon 2015…
Ciao Bruno, buon anno anche a te!
Ciao Francesco, scopro adesso il tuo blog, che distratta! “Stoner” l’ho letto anch’io nel 2014, alcuni capitoli sono tra i migliori mai letti ma il libro nel complesso non mi è rimasto nel cuore. Ritenterò in futuro. Di Lansdale fin’ora ho letto solo “In fondo alla palude” e spero di recuperare altri titoli nel 2015.
Nel 2015 mi auguro anche di leggere un tuo nuovo libro! Credi che ne avrò la possibilità? Buona fortuna!!
Fede
Ciao Federica,
“In fondo alla palude” mi è piaciuto parecchio. Di solito a chi vuole partire con Lansdale io consiglio “La sottile linea scura”. Per una partenza meno soft e più rischiosa direi “Freddo a luglio”. Per una partenza folle “La notte del drive-in”.
Per quel che riguarda me, sto ancora aspettando notizie.